Se votassi a Napoli non avrei nessun dubbio. Forza Bassolino.
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Conobbi Fabrizia Ramondino nel corso dell’edizione 1992 di Galassia Gutenberg, che, allora, si teneva ancora nei saloni della Mostra d’Oltremare a Fuorigrotta. Approfittai della mia vecchia amicizia con Eleonora Puntillo, per avvicinarla, mentre si intratteneva al bar con la giornalista napoletana. Mi apparve, inizialmente, una persona abbastanza scostante, così che –dopo i convenevoli di prassi-,
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Lui era Francisco Loiacono (che mi pare giocasse nella Fiorentina), io ero Altafini (che giocava nel Milan). A quell’età ognuno di noi si sceglieva il nome di un calciatore che ammirava e –illusione!- cercava di ripeterne le giocate, i tic, gli atteggiamenti. Loiacono era Armando Raia, che è morto stamattina a causa del covid. Ci
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Il tributo più amaro pagato ad un anomalo anno scolastico sembra sia stato non averne potuto festeggiare la fine. Quel mancato saluto –a dire di molti- non si cicatrizzerà facilmente e costituirà una ferita per sempre purulenta. In compenso, però, a risarcimento di un destino infame, il buonismo ha trionfato. Voti alti, promozioni di massa,
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Il mio Maestro e fratello, il preside Nino Pino, scomparso nel 2001, mi parlava spesso del professore Masullo. E dell’illustre filosofo, Nino, che ne era stato allievo al liceo “Carducci” di Nola, aveva scritto anche un ricordo su La Repubblica del 24 settembre 1992. “Un giorno arrivò in classe un giovane professore di filosofia, poco
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Mio padre era nato nel 1911 ed alla visita di leva –nel 1931- era stato fatto idoneo ed assegnato alla ferma minore di II grado, per motivi familiari. Aveva, poi, ottemperato ai sei mesi di servizio militare tra settembre del 1935 e giugno del 1936, quando era stato collocato in congedo illimitato. Per l’imminente entrata
Ciro Raia No Comment Radici, Senza categoria
Brutta alba quella di stamattina. È morto il mio cane; si chiamava Pirgo, aveva sedici anni, era un componente la famiglia. Negli ultimi giorni è stato molto male ma mai ha emesso un guaito per le sue sofferenze. Aveva solo uno sguardo intenso ed i suoi occhi scuri, espressivi, scrutatori, seguivano ogni minima mossa e
Ciro Raia No Comment Senza categoria, Uomini del Novecento
Io lo chiamo il tour della Memoria. Sono le tappe che faccio per fermarmi sulle tombe di chi ha segnato il mio percorso di vita e di formazione (quest’anno sono stato a Casarsa, sulla tomba di Pasolini); oppure per visitare i luoghi simboli della Storia. Quando salii a Sant’Anna di Stazzema, qualche anno fa, era