Mario Guida ogni mattina, pochi minuti dopo le 7, era già in via Costantinopoli. Parcheggiava la sua Renault Megane grigia quasi sempre all’altezza della statua di Vincenzo Bellini e, poi, si avviava, al marciapiedi opposto. Vestiva con eleganza sobria, con il rosso sempre presente nella cravatta o nei sotto giacca invernali. Stringeva tra le mani