Era il pomeriggio di venerdì 11 marzo 2005, quando incontrai –a Roma- Peppino Avolio. Mi aveva dato appuntamento nel suo studio di via Flaminia (ci vediamo alle 15!), dove arrivò puntuale come un orologio svizzero. Peppino era un napoletano trapiantato nella capitale; era nato ad Afragola –da Francesco ed Antonietta Nuzzo (ambedue provenienti da famiglie