Era irriverente, sornione, beffardo, canzonatorio, talvolta, quasi blasfemo. Era Nicola Polise. Era un vigile urbano di Somma Vesuviana; era in pensione da poco tempo. Era un comunista, ora, senza tessera; era un comunista, perché metteva in comune ciò che aveva. Da ragazzo, metteva in comune una sigaretta, un grappolo d’uva o un sorso di vino.